Colleziono materiale originale di cartoni animati giapponesi dagli anni’80 specialmente de L’incantevole Creamy. Ricordo perfettamente come iniziò la mia avventura di collezionista perchè nel febbraio 1985, quando arrivò Creamy sugli schermi Tv, avevo 9/10 anni la stessa età di Yu Morisawa: la protagonista del cartone. Unendo le forze (e la paghetta) con la mia gemella non fu difficile, allora, recuperare quelli che oggi sono considerati veri e propri cimeli da collezione. Gran parte di questi oggetti furono talmente desiderati che durante la delicata fase dell’adolescenza, periodo in cui si mette in discussione la propria fanciullezza per passare ad interessi più “maturi”, non ebbi il coraggio di buttare via nulla. Infatti 35 anni dopo mi sono ritrovata in possesso di materiale raro da collezione perfettamente conservato, così come è rimasta intonsa la carica affettiva ad essi legata. Oggetti che se non avessi conservato sin da piccola, oggi, non avrei saputo come recuperare. Ecco a voi i 20 oggetti più rari di Creamy della mia collezione.
Questi due G-Shock della Casio, realizzati in collaborazione con lo Studio Pierrot, fanno parte del Premium Set Quolomo che potete vedere qui . Il set comprendeva: 1 borsa, 1 pochette, 1 portachiavi, 2 magliette e appunto 1 G-Shock. Il quadrante del Casio fucsia si illumina di rosa mentre quello grigio diventa arancione. Sul cinturino è presente un ciondolo di plastica cromato a forma di bacchetta “Lumina star” e la stampa in fucsia della classica prima bacchetta di Yu. La scocca in metallo con Creamy impressa a laser sul retro del quadrante rimane la parte più interessante del pezzo. Li acquistai nel dicembre 2010 a Tokyo all’aeroporto di Haneda nel negozio temporaneo Japan Culture chiuso ormai da tempo. Curiosità: l’orologio fucsia è molto più raro di quello grigio.
Durante il periodo di Halloween del 2015 venne organizzato a Tokyo, nel quartiere di Ueno, un evento temporaneo di Creamy. Lì fu possibile acquistare dei gadgets a tema, tra questi c’erano anche dei budini. L’evento purtroppo durò soltanto un weekend e dal momento che non mi trovavo in città dovetti commissionarli al mio ragazzo, santo subito! Questi due barattoli sono stati impreziositi da ciondoli a forma di Lumina stella, la seconda bacchetta di Creamy. I budini alla crema dopo due anni sono ancora lì, intatti nei loro vasetti, ormai credo siano divenute vere e proprie armi batteriologiche. Curiosità: i giapponesi amano moltissimo i budini e capita di trovarne con i più disparati personaggi degli anime. Ne ho visti con personaggi della Disney, con Ultraman, Doraemon e persino Mazinga con colorazioni che variavano dal crema al blu notte.
Nonostante la delusione cocente per aver trovato materiale da cucito dentro la latta di biscotti danesi al burro da mia nonna, ho sempre nutrito una passione smodata per le scatole di latta. Ne colleziono parecchie e molte hanno come soggetto proprio i cartoni animati. Nel tempo, grazie ad alcuni giri a Tokyo in negozi specializzati e agli acquisti su aste giapponesi, con mia sorella abbiamo reperito queste bellissime latte della nostra maghetta preferita. Non sono facili da trovare ma con pazienza, piano piano, le abbiamo recuperate tutte. Curiosità: in tutte le scatole erano contenuti dolcetti allo yogurt.
Ecco tutti e 24 gli anime comics (o film comics) della nostra maghetta preferita dai capelli viola. Questi albetti sono difficilissimi da reperire persino in Cina. La qualità della stampa è un poco dozzinale ma rimane un prodotto interessantissimo e soprattutto rarissimo. All’interno dei volumetti troviamo le varie sequenze del cartone animato riportato come se fosse un manga ma con le immagini dell’anime. I testi sono, ovviamente, in cinese. Alcune copertine sono ben riuscite, altre, come potete notare, così così.
Curiosità: Il titolo di Creamy in cinese è 我係小忌廉 che tradotto su Google riporta “sono una piccola crema”. Buffo vero?
A partire dagli anni’80 cominciarono ad affacciarsi nelle cartolerie gli astucci magnetici. Dotati quasi sempre di un doppio scomparto e di sportellini imbottiti in gommapiuma, questi astucci divennero dei veri e propri oggetti cult. Creamy Mami non potè esimersi dal comparire come soggetto su alcuni esemplari di questi. Curiosità: benchè questi astucci siano di produzione coreana per un breve periodo furono venduti anche in Italia. Per questo motivo, di tanto in tanto, è possibile trovarli su eBay…ma abbiate molta pazienza eh!
Era il 2012, se no erro, e non avevo la più pallida idea di come fare per poter acquistare questi due favolosi trolley, quando Paolo, un carissimo amico di Ferrara conosciuto su facebook, mi disse di avere contatti con dei fornitori direttamente dal Giappone grazie ai quali poteva recuperarli ad un prezzo “amico”. Non ricordo come andarono le cose ma alla fine me li regalò così, per ringraziarlo, lo invitammo una settimana a Roma ospite nel mio B&B Zolilla con vitto e alloggio gratuiti. Negli anni ricambiai anche con altri regali presi in Giappone, mica il solito tiramisù di circostanza realizzato con la sciacquatura de piatti, eh!
Curiosità: ogni trolley veniva venduto con due fantasie intercambiabili (vedi foto) il pass porta-Suica non è compreso nel set.
Menzione d’onore per le “ciocie” di Creamy di cui ho alcuni modelli davvero interessanti: le mitiche All Star, le scarpe col tacco del brand Quolomo e le sneakers Zip Corporation nelle due varianti colore dalle tinte pastello. Per avere il cartone del cuore sempre ai vostri piedi. Le All-Star si possono trovare sulle aste giapponesi con molta difficoltà trattandosi ormai di prodotti usciti svariati anni orsono. Le scarpe col tacco Quolomo sono sicuramente più difficili da trovare risepetto alle sneakers facilmente reperibili anche su eBay. Curiosità: Spesso in Giappone le sneakers non riportano numeri ma misure (es. M o L) quindi per azzeccare la taglia? Auguri!
Non ricordo ancora il motivo per cui nel 2010 mi sfuggì l’acquisto di questo delizioso set di biscotti…tant’è. All’epoca frequentavo una conoscente -una cifra pallonara- che asseriva di possedere 5-6 di queste scatole. Diceva di custodirle in soffitta ma non riusciva a trovarle altrimenti me ne avrebbe data una. Se aspettavo lei a quest’ora stavo ancora qui a smacchiar giaguari. Fortunatamente nel 2012 ho recuperato questo box grazie a un’asta vinta su eBay. Gran pernacchione alla tizia che starà ancora cercando in soffitta.
Curiosità: i biscotti contenuti nelle confezioni di gadgets giapponesi sono quasi sempre al burro.
Colleziono cel (acetati o rodovetri) da relativamente poco per cui trovare dei veri pezzoni di Creamy non è un’impresa facile. Oggigiorno c’è poca scelta ed i cel con immagini davvero significative fanno già parte, da tempo, di collezioni altrui (prevalentemente giapponesi). Il poco che si trova spesso non merita ed arriva comunque a prezzi davvero proibitivi. Tuttavia la botta di chiappe, una volta nella vita, arriva a tutti e mia sorella è riuscita ad entrare in possesso di uno dei migliori cel in circolazione di questo cartone: il famoso bacio tra Creamy e Toshio. Curiosità: il cel appartiene al 47esimo episodio intitolato “il primo bacio di Creamy“ .
Con calma olimpionica, nel giro di qualche annetto, sono riuscita a recuperare tutti i libri illustrati giapponesi per bimbi dell’ Incantevole Creamy anche detti cartonati o Ehon (絵本 ). Questi libercoli contengono riassunti delle puntate e talvolta, i testi delle canzoni di Creamy. Ecco a voi una foto d’insieme del rarissimo bottino. Curiosità: sulle aste giapponesi ognuno di questi albi (che all’epoca costavano dai 2 ai 3 euro cadauno) oggi sfiorano prezzi che oscillano tra i 100 e i 300 euro, a seconda della rarità del pezzo. Sono contenta di averli recuperati prima di questa corsa all’oro perchè ormai sono davvero inavvicinabili.
Di Akemi Takada, si sa, amiamo un po’ tutto ciò che fa ma i suoi delicatissimi pastelli del primo periodo (fino a Patlabor) rimangono per me i più belli. Nel 2011 in Giappone trovai questa litografia autografata dalla regina degli anime, colei che ha caratterizzato alcuni tra i miei cartoni preferiti: Lamù, Cara dolce Kyoko, L’incantevole Creamy ed È quasi magia Johnny. Amo questo disegno per i vivacissimi colori anni’80, per il soggetto che appartiene, appunto, al periodo d’oro della Takada e perchè la numerazione della tiratura rimediata è la prima su soli cento esemplari. E le altre litografie mute. Curiosità: Benchè agli eventi di Creamy le litografie siano facilmente reperibili, è piuttosto difficile trovarne con soggetti con Creamy o Yu del primo periodo, quello in cui la Takada disegnava Creamy para para al cartone animato. Le litografie attuali in commercio presentano una Creamy disegnata con uno stile completamente diverso: molto elegante e particolareggiato ma non propriamente la Creamy dei “bei vecchi tempi” che amiamo tutti.
I disegni originali son tra le cose più difficili da reperire (specialmente se vintage) nonchè tra gli oggetti da collezione più ambiti da qualsiasi nerd. Qui sotto a sinistra un bellissimo disegno originale su Shikishi che il sensei Junichi Hayama mi ha donato lo scorso agosto in occasione del mio 42simo compleanno. Ha ammesso che Creamy non è proprio tra i personaggi degli anime più facili da disegnare ma visto il risultato non si direbbe affatto. Non finirò mai di ringraziare il sensei per avermi donato la sua magnifica interpretazione di Creamy. A destra uno shikishi originale della Takada che mia sorella si è autoregalata per il compleanno dell’anno scorso vincendo un’asta su Manadarake. Curiosità: Gli shikishi (色紙) sono dei supporti tradizionali giapponesi in cartoncino che misurano esattamente 24,2 per 27,2 centimetri a fondo bianco (o colorato) che presentano, solitamente, un bordino dorato. Vengono utilizzati come supporto per autografi e disegni.
Ho quasi tutte le annate complete del Corriere dei Piccoli ma da anni ero in cerca di un solo numero per poter finire la collezione con i disegni di Creamy sulle cover. Fortuna vuole che, proprio l’altra settimana, la mitica Daniela Aphrodia , collezionista di fama galattica e grande amica, mi ha regalato proprio l’ultimo numero mancante: quello con in Creamy e Toshio in copertina (decisamente il più difficile da trovare di tutto il set). Ecco qui tutti i corrierini che presentano Creamy Mami sulla cover. No scarabocchi, no firme, no pagine strappate e/o orecchie. Tutti completi di poster e inserti centrali. Curiosità: il fumetto di Creamy che compariva sul Corriere dei Piccoli venne colorato. Diversamente, in Giappone, il manga originale, non è mai stato colorato fatta eccezione per alcune tavole contenute nelle raccolte Carol (キャロル) periodici “ciccionazzi” a cadenza settimanale molto similari agli Shonen Jump.
Il primo concerto di Creamy ebbe luogo anche nella realtà: Il 25 aprile del 1985. All’evento a Tokyo parteciparono i doppiatori dell’anime e la cantante e doppiatrice di Creamy/Yu, Takako Ohta. Il poster che oggi troneggia a casa mia è un dono di un caro amico: Ivan (Kokoro) della splendida pagina Eternal, un mondo di cartoni) che vinse questo poster un paio di anni fa sulle aste giapponesi. Prima di allora, questo manifesto, non si era mai visto. Curiosità: con questo poster, nella primavera del 1985, fu tappezzata Tokyo per pubblicizzare la prima esibizione in assoluto della cantante. Tengo a precisare che si tratta del poster originale dell’evento perfettamente conservato da allora.
Durante l’estate del 2013, in occasione dell’anniversario dei 30 anni di Creamy, sono riuscita ad assistere al concerto organizzato a Shibuya a Tokyo. Un paio di settimane dopo il concerto la sensei Akemi Takada ha organizzato un appuntamento con i fan in un evento tutto suo nel quale ho vinto a jankenpon (l’ equivalente della nostra morra cinese) il pass, autografato dal lei, del concerto al quale avevo assistito. Ho ricevuto inoltre una litografia che mi ha consegnato la Takada stessa a mano sul palco. Prima o poi arriverà il resoconto del concerto (e dell’evento) con tanto di foto e filmati. Curiosità: durante il concerto Takako Otha/Creamy ha chiesto se fossimo tutti di Tokyo o se provenissimo da altre parti del Giappone e la mia amica Yukari ha urlato che io venivo dall’Italia e insomma, tra lo stupore generale, mi hanno salutata dal palco. Akemi Takada era presente all’evento e cantava e batteva le mani dalla platea in galleria. In tutto questo io avevo un bel pancione-one di 6 mesi. Fu un anniversario davvero memorabile.
Questi li conservo da quando sono ragazzina. Ricordo ancora la cartoleria in Via Sabotino a Roma che li esponeva in vetrina. Li comprai nel giro di un paio di settimane con i soldi della paghetta e fregando anche un par di mille lire dal borsello di mia madre (me ne vergogno ancora e infatti fu l’unica volta che feci una cosa del genere) ci tenevo davvero tanto, ero piccola e moooolto innamorata del cartone. All’epoca non vidi l’albo del Medaglione Scomprarso e infatti lo recuperai solo 30 anni dopo grazie ad un carissimo amico che, senza batter ciglio, me lo regalò non appena gli dissi che era l’unico che mi mancava. Guardacaso era l’unico dei quattro che possedeva! Curiosità: oggi il prezzo del medaglione scomparso (il più raro tra i quattro) si aggira tra i 150 e i 300 euro. Pazzesco.
Non ricordo di aver mai visto in vendita nei negozi di Roma il gioco italiano di Creamy ma quando guardavo BIM BUM BAM ricordo perfettamente Paolo Bonolis che lo regalava a chi mandava le letterine alla trasmissione. Io e il mio clone, negli anni ’80, scrivemmo fior di letterine a Paolo Bonolis, Uan e Manuela con la speranza di poterne vincere uno ma c’ha sempre detto male. Caso volle che, anni dopo, mia sorella, cercando fuffa su eBay, si imbatté in un puzzle di Creamy con una grafica molto simile a quella del gioco. Per curiosità chiese al venditore se per caso avesse in magazzino “un gioco di Creamy” e come per incanto la sua risposta fu affermativa. Trovarlo in ottimo stato e senza pezzi mancanti è difficile ma mia sorella lo trovò addirittura incellofanato. Che cu..hem, che fotuna! Curiosità: Il gioco riporta ancora il prezzo in lire: 21.600, un prezzone per l’epoca.
Chi ricorda la trepidante attesa per l’uscita del meraviglioso album di figurine Panini dell’Incantevole Creamy? Alzi la mano chi negli anni’80 ha comprato questo bellissimo album! Benchè fosse un cartone orientato più verso un pubblico femminile ricordo che anche i maschietti della mia classe impazzirono letteralmente per questo cartone tanto che lo comprarono proprio tutti. Uscì nelle edicole italiane nella primavera del 1985 al costo di 500 lire. Sul paginone centrale dell’album è presente “il gioco della stella piumata” una sorta di gioco dell’oca da completare con i 5 adesivi magici prismatici subito in regalo con il cioccolato Sprint pubblicizzato sul retro dell’Album. Curiosità: uno dei 5 adesivi presenta l’immagine di Kidokoro (il maldestro manager di Creamy che ricorda Woody Allen) con il nome errato: sull’adesivo c’è scritto Jingle Pentagramma anzichè Kidokoro.
Non so voi ma io, un giorno si e l’altro pure, tartassavo l’edicolante per sapere quando sarebbe uscito l’album Panini di Creamy. Quando l’album arrivò finalmente in edicola unii le forze e la paghetta con quelle di mia sorella e comprammo subito un box completo con tutte e cento le bustine all’interno. Ricordate che buono l’odore delle figurine appena scartate? Non è uno dei migliori ricordi d’infanzia? Fu così che spendemmo 10.000 lire per un box completo e ovviamente, con tutte quelle figurine, completammo l’album all’istante. Trovammo inoltre così tanti doppioni che nel giro di pochi giorni, grazie ai mitici scambi di figurine con i compagni di classe, finimmo anche il secondo album. Questo cimelio fu talmente prezioso per noi da averlo conservato fin da allora. All’epoca prendemmo anche una seconda scatola e con tutti i doppioni rimasti compleatammo altri due album senza incollarli mai ai relativi albi. Oggi i due mazzetti ciccionazzi di doppioni li conserviamo in una delle due scatole mentre nell’altra abbiamo piazzato esattamente 100 bustine originali di figurine di Creamy. Anche qui non si tratta né di fotocopie, né di fake. Curiosità: in quel periodo ogni bustina costava solo 100 lire.
Decisamente l’oggetto di Creamy più raro in assoluto. Uscì nei supermercati nella primavera del 1985 e fu reperibile solo per pochi mesi. All’interno del tappo del barattolo si potevano trovare subito tutti e 5 gli adesivi magici prismatici che permettevano di completare, in un colpo solo, il gioco della stella piumata. Ho recuperato questo cimelio solo nel 2013 grazie ad una fortuita coincidenza. Era di un amico di vecchia data che lo ha scambiato volentieri con una Barbie da collezione da poche decine di euro. Non finirò mai di ringraziarlo anche perchè all’interno del barattolo c’era ancora il cacao conservato da allora. Posso assicurarvi che non è assolutamente commestibile ma l’odore è rimasto lo stesso e annusarlo di tanto in tanto equivale a fare un bel tuffo nel passato. Curiosità: al momento, in Italia, solo altre due persone sono in possesso del barattolo Sprint originale di Creamy (con tanto di etichetta non taroccata) parlo della mia grande amica e collezionista Daniela Aphrodia e Michele Cosma. Eccetto i nostri 3 barattoli, tutti quelli che si vedono in rete (almeno altri 3) riportano etichette falsificate, ciullaroni insomma. Diffidate dalle imitazioni.
E’ stato difficile selezionare solo venti oggetti dalla mia collezione. Ho intenzionalmente escluso molti gadgets giapponesi (e non) sebbene molto particolari solo per un motivo: ho preferito inserire in questa lista i venti oggetti di Creamy più significativi, per me, in termini di difficoltà di reperibilità ma che avessero, inoltre, un significato speciale legato ai miei ricordi di infanzia.
Se anche voi avete un paio di questi oggetti nella vostra collezione potete reputarvi più che fortunati ma se li possedete addirittura tutti e 20 complimenti e benvenuti nell’ Olimpo dei Creamy Mami addicted -o meglio- nel tunnel della droga, tunnel che sto ancora finendo di arredare.
Curiosità: tutte le foto di questo articolo sono state scattate da me. È opera mia anche l’illustrazione di Creamy in alto di cui vieto qualsiasi forma di riproduzione, anche solo parziale, per ricavarne merchandising.
11 Comments
Ciao. Non avrei sufficienti ed efficaci parole per descrivere quanto questo articolo mi è piaciuto. Credimi che mi ha quasi commosso! Io sono del 1976 quindi avendo ora 42 anni ricordo benissimo le sensazioni ed emozioni di cui parli. E ciò che mi commuove di più è, appunto, che mai in quel periodo avrei immaginato che dopo decenni con estrema facilità internet sarebbe stato il terreno comune nel quale ri-condividere cotanti ricordi preziosi con tante persone della nostra generazione o giù di lì. Anzi grazie a questo fenomeno la MAGIA è più viva che mai… non é solo un motivo di nostalgia. Perciò GRAZIE davvero per questo articolo pieno di vera passione e simpatia… ed auguro a tutti noi che veniamo da quegli anni di poter gridare allegri e fino alla fine PAMPULU PIMPULU PARIMPAM PUM!!! Ilyan – Perugia.
Grazie Ilyan Per essere passato qui su e soprattutto grazie per aver lasciato un tuo personale contributo. E’ vero, internet ha avuto anche il pregio di unire persone con le stesse passioni ci ha permesso, inoltre, di poter fare ottimi acquisti, di condividere tra noi collezioni, curiosità e , spesso, gli stessi ricordi.
Un caro saluto da Tokyo a te e alla tua bellissima Perugia.
Ma nessuno sadove comprare quegli articoli????
Come rimanere a bocca aperta per 15 minuti 😮😮😮😮😮😮🤣🤣🤣
Veramente complimenti, oggetti strepitosi, grazie per la condivisione 😘
Grazie a te Monica, io scrivo ma non dò per scontato che qualcuno possa leggere^^
Ciao sono tiana una fan di creamy dove si possono trovare i trolley sono bellissimi ne vorrei uno
Ciao, sono sold out già dal 2012. Prova a cercare sulle aste giapponesi di Yahoo. Non si sa mai. Buona fortuna!
Un tuffo nell’infanzia! Adoravo questo cartone. Ricordo distintamente che nello Sprint trovai un ciondolo di Creamy: era la sagoma in ferro (o acciaio?) del suo viso, da riempire con le perline corate in dotazione e mettere in forno: sciogliedosi, le perline facevano un effetto vetrificato bellissimo! Il ciondolo l’ho perso e non sono nemmeno mai riuscita a trovarne foto online 🙁
Ciao Marika, grazie del tuo contributo anche se devo rettificare -a malincuore- il tuo ricordo forse “falsato” dal troppo tempo trascorso.
Purtroppo non sono mai state prodotte sagome di metallo di Creamy (per intenderci tipo il “Colorglass” benchè prodotti dalla Magic Crystal), per cui è molto più probabile che tu abbia fatto confusione con la sagoma di “Lulù, l’angelo tra i fiori” oppure quella di “Candy Candy” che in effetti veniva regalata nello Sprint di Candy, appunto.
Pui vedere le foto qui
Nel barattolo Sprint della Plasmon di Creamy -come conferma anche la pubblicità di allora- venivano regalati SOLO i 5 adesivi magici del cartone. Credo solo tu abbia confuso il ricordo.
Visto che ultimamente su eBay girano dei falsi-tarocconi con la F maiuscola (vedi pubblicità Standa di Creamy -mai esistita- nonchè barattoli Sprint con etichette custom di Georgie e Creamy) da questo momento in poi -chissà- potremmo incappare su eBay anche in questo custom di metallo per cui non disperare.^^
Un saluto e occhio alle truffe!
Dici?… Difficile che abbia confuso Creamy con Candy, ero piccola ma me lo ricordo bene il gingillo perché mi piaceva proprio un sacco, e il fatto che le perline diventassero vetro in forno mi era sembrata una cosa “magica”. Inoltre, aveva i capelli viola. Forse non era una sorpresina dello Sprint, ma ho trovato traccia di un ricordo simile in questo forum: https://bit.ly/3dnr71y
Hai visto la foto dei ciondoli Magic Crystal che ho linkato nel mio commento in alto? Potrebbe essere che hai confuso il viola con il blu dei capelli di una delle tre Candy Candy della foto?
Una cosa che però potresti fare è contattare la donna di Trento che dice di averlo trovato in un mercatino e chiederle una foto. So che uscirono altre tipologie di Sprint con i ciondoli in omaggio (di vari personaggi) ma nel barattolo Sprint di Creamy – quello pubblicizzato sull’album Panini della maghetta in questione- si trovavano SOLO i 5 adesivi prismatici.
Auguri e tienimi aggiornata.