Shinjuku o la si ama o la si odia
ma una cosa è certa, non le si rimane indifferenti
Spesso sento dire “Shinjuku non mi piace, è troppo caotica, troppo turistica”. È vero Shinjuku è così, satura di turisti (così come la mia Roma per questo mi sento a casa) ma per me Shinjuku non è solo questo è tanta bellezza e altre mille cose ancora.
E’ un chicco in un grappolo in un vigneto, la matrioška più piccola che come un gioco di scatole cinesi racchiude, al suo interno, un mondo a sé. È l’estate, l’autunno e l’inverno. La primavera che arriva sorprendendo.
Shinjuku è il Kabukicho; gli izakaya di Omoide Yokocho; il Golden Gai; il parco Gyoen; lo struscio di Yasukuni doori; è la City con i millemila negozi, ristoranti e grattacieli ma anche i suoi templi nascosti.
Shinjuku è il Tower Records che chissà quanto durerà; il Sanrio store; il tempio Hanazono con i suoi piccoli torii; è Shinjuku Tiger che ci saluta sempre dalla sua bicicletta “superaccessoriata”.
È Isetan, il grande magazzino di lusso; l’ufficio postale dove ho fatto quella figuraccia babbiona; la scritta LOVE; il panorama del Takashimaya; il Tokyu Hands e il Disney store.
E’ la parte ovest con i negozi di biglietti di cinema, teatro mostre e sport, è fatta di ragnatele su rotaie, di treni che accompagnano i bimbi che vanno a scuola soli.
E’ la Square-Enix e l’Artnia; Il Bunka center; il Daiso e i konbini a 100 yen, è il CocoIchi (il negozio di Curry) e Kappadō, Il fastfood Lotteria e gli Starbucks a iosa.
È il Gracery Hotel con il suo Godzilla; il Donki all’angolo e quello a Korean dōri che è il più bello di tutti; è il cinema Wald9; Bikkuro e Marui con la sua tipica insegna OIOI e poi Kinokuniya la libreria più grande; H&M e Zara.
Le luci dall’alto delle insegne luminose e gli occhi di chi le osserva tutte perchè non dorme mai.
E’ lo Yoyogi building, la torre dell’orologio; il ristorante Ootoya e la “caritas” che chiamo così perchè economica e spartana; il “ristorante dell’orca”; il cinese buonissimo e le viuzze nascoste dietro casa.
Lo snodo della Odakyu, l’omuerice-ya Rakeru e il Mode Gakuen Cocoon Tower più noto a tutti come il “pisellone”; il negozio di centrifugati, quelli di giocattoli, games e libri usati; il Park Hyatt e il panorama dal Tocho che se sei fortunato vedi pure il Fuji-san.
i parchetti per bimbi dove gioca sempre Noa e il Sekaido il negozio di articoli per artisti più bello e fornito del mondo; la pasticceria vicino al parco; i negozi di stoffe a Studio Alta; i Gyoza di Fukuo, i mille conbini, i karaoke… e poi tutta la parte di negozi e ristoranti sottoterra. Il “formicaio” per eccellenza.
è il caos e il silenzio
la natura e il cemento
l’antico e il moderno
Perchè se c’è una cosa di cui non posso fare a meno è la possibilità di poter scegliere e a Shinjuku puoi vedere, comprare, annusare, mangiare, dormire, fotografare, ammirare, fare, sognare e amare in mille modi diversi.
Shinjuku è la nonna che ti accontenta. Il capriccio che ti fa contenta.